Casi stabili in Europa per la parotite, 2.963 nel 2023
Un terzo dei contagi in Polonia, in Italia 193 persone colpite
Nel 2023, in Europa si sono verificati 2.963 casi di parotite, un numero simile al 2022. È il dato che emerge dall'ultimo rapporto epidemiologico dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc). "Prima dell'introduzione del vaccino, la parotite era una malattia prevalentemente infantile. Tuttavia, nell'era post-vaccinazione, le epidemie sono più comuni tra adolescenti e giovani adulti, in particolare in ambienti affollati come università e caserme militari, dove il contatto ravvicinato facilita la trasmissione", spiega il rapporto. Come per le altre malattie infettive, anche la parotite ha subito un crollo con la pandemia: se nel 2019 in Europa si erano contati 17.477 casi, nel 2020 si è scesi a 6.380 e nel 2021 a 1.569. Dal 2022 i contagi hanno cominciato a crescere arrivando a 2.594 nel 2022 e poi, nel 2023, a 2.963. La maggior parte dei casi di parotite si sono verificati in persone non vaccinate o vaccinate parzialmente; in particolare il 29% non aveva mai ricevuto il vaccino, il 20% ne aveva ricevuto una sola dose, il 32% due dosi e solo lo 0,6% tre o più dosi. Il più alto numero di casi è stato registrato in Polonia (966), seguita da Spagna (553), Germania (330) e Belgio (298). Per quel che riguarda l'Italia, nel 2023, sono stati confermati 193 casi, in forte calo rispetto ai 308 del 2022.
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