The Hong Kong Telegraph - Perdita udito è nel Dna, bene primi risultati terapie genetiche

Hong Kong -

NELLE NOTIZIE

Perdita udito è nel Dna, bene primi risultati terapie genetiche

Perdita udito è nel Dna, bene primi risultati terapie genetiche

Quaranta (Siaf), in corso sperimentazioni per cura sordità bimbi

Dimensione del testo:

La perdita totale o parziale dell'udito "è scritta nel Dna" e proprio per questo "la genetica potrebbe offrire terapie alternative per le sordità dovute alla mutazione di singoli geni". Lo sottolinea Nicola Quaranta, direttore dell'Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Bari e presidente Siaf (Società italiana di audiologia e foniatria), in vista del 40/mo Congresso dell'associazione, che sarà inaugurato il 12 novembre. Prevista la partecipazione di circa 700 professionisti della salute dell'udito (audiologi, foniatri, specialisti in otorinolaringoiatria) con 250 sessioni, tavole rotonde e gruppi di lavoro. C'è molta attesa per la relazione (in programma venerdì 14) di Manohar Bance (Università di Cambridge), responsabile di uno dei quattro studi clinici attivi nel mondo sulla sperimentazione di terapie geniche per curare alcune sordità genetiche. Si tratta di "patologie responsabili di circa il 50-60% delle sordità infantili, che cioè si manifestano in età pediatrica - spiega Quaranta -. La genetica potrebbe in sostanza offrire terapie alternative per le sordità dovute alla mutazione di singoli geni. Una rivoluzione e una speranza per casi molto complicati da diagnosticare e curare. Il prof. Bance, più nel dettaglio, illustrerà un trial su una particolare sordità genetica, quella derivante da mutazione dal gene otoferlina". Le terapie genetiche, continua il presidente Siaf, "prevedono che il gene 'sano' venga impiantato a livello di orecchio interno, integrandosi con le cellule e ripristinandone il funzionamento. I primi risultati sembrano incoraggianti: la terapia, in buona percentuale, consente di ripristinare l'udito fino a portarlo a livelli di udito normale o quasi normale, garantendo un buon sviluppo del linguaggio, ma, è bene precisarlo, siamo ancora in 'fase 1', dunque siamo solo all'inizio, e i casi sono davvero rari. Per questo, le cure tradizionali (protesi e impianti cocleari) al momento restano assolutamente le uniche da seguire per ripristinare l'organo di senso".

曾-M.Zēng--THT-士蔑報