

Piramo e Tisbe, a Roma la parodia barocca di John Lampe
Il 25 ottobre la prima italiana alla Centrale Montemartini
Frutto della collaborazione fra Teatro dell'Opera di Roma, Teatro di Roma - Teatro Nazionale e Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, debutta nella Capitale alla Centrale Montemartini il 25 ottobre in prima esecuzione italiana l'opera Piramo e Tisbe di John Frederick Lampe (1703-1751), fagottista nell'orchestra di Händel a Londra. Lo spettacolo viene proposto in occasione del World Opera Day, con repliche dedicate alle scuole il 28 e 29 alle 11. La prima sarà trasmessa in diretta sui canali sociali ufficiali del Teatro dell'Opera. Il progetto coinvolge giovani artisti emergenti — cantanti, attori, scenografi, costumisti e light designer — provenienti da "Fabbrica" - Young Artist Program dell'Opera di Roma e dal Corso di perfezionamento per attori del Teatro di Roma che per la prima volta affrontano un'operina del tardo periodo barocco dalla storia curiosa e affascinante: la mock opera - o parodia in musica. L'opera si ispira alla celebre vicenda narrata da Ovidio nelle Metamorfosi e ripresa in chiave comica nell'ultima scena del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. La partitura di Lampe è stata riscoperta dal musicologo barocchista Lorenzo Tozzi nella biblioteca del Conservatorio Superiore di Musica di Parigi. Alla tastiera il maestro Antonio Pergolizzi, mentre la regia è affidata a Cesare Scarton, che cura anche, con Tozzi, la drammaturgia e l'adattamento del testo. Considerata un'anticipazione della vicenda di Romeo e Giulietta, la storia di Piramo e Tisbe ha goduto di grande fortuna. I due giovani amanti, osteggiati dalle rispettive famiglie, comunicano di nascosto attraverso una fessura nel muro che separa le loro case. L'incontro notturno, ostacolato da un leone e da un tragico equivoco, porterà entrambi al suicidio. Compositore sassone e difensore dell'opera inglese, John Frederick Lampe si trasferì a Londra intorno al 1724. Il suo successo maggiore fu The Dragon of Wantley (Covent Garden, 1737), parodia ironica dell'opera italiana e in particolare del Giustino di Händel, che ottenne grande favore di pubblico. Anche Pyramus and Thisbe (1745) mise alla berlina gli eccessi e le assurdità dei libretti d'opera dell'epoca, sostituendo al tragico un lieto fine ironico.
曾-M.Zēng--THT-士蔑報